E` un'altra variante dell'impasto di acqua e farina, usata soprattutto nella pedemontana e nella montagna ad est della città (Modena, NdR).
Ingredienti:
Per 4 persone: | | ||
500 | gr | farina | |
1 | uovo | | |
1/2 | bicchiere | latte | |
sale | q.b. | ||
Con la farina, l'acqua, il latte, l'uovo e il sale, preparate una pastella molto liquida.
Mettete sul fuoco vivo una padella larga dopo averne unto bene il fondo con una cotenna di maiale e versatevi una cucchiaiata di pastella stendendola velocemente su tutta la superficie. Dopo pochi secondi (30-40) girate il borlengo per cuocerlo anche dall'altra parte. Per questa delicata operazione (Il borlengo è fragilissimo) o vi aiutate con una paletta da cucina o fate saltare in aria la sottilissima sfoglia dorata. Altri 20-30 secondi e questa gostosissima ``ostia" appena abbrustolita è pronta da serivire in tavola.
Se invece possedete le piastre adatte alla cottura, larghi cerchi di metallo dotati di un manico di legno che in montagna chiamano ``soli", tutto sarà più semplice. Il segreto, comunque, consiste nel far colare in fretta e in maniera uniforme sul fondo la pastella quasi liquida da far cuocere velocemente...
Tolto dal fuoco, il borlengo viene condito al centro con del lardo tritato mescolato ad aglio e rosmarino e cosparso di formaggio grana parmigiano-reggiano grattugiato. Piegato in quattro si mangia i pochi bocconi finché è caldissimo.
L'abbinamento ideale è con un Lambrusco di Sorbara o un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro.