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COZZE ALLA MARINARA

Provenienza: Raffaello Valesio (FidoNet)
Data: 27/6/1993

Considera che facendo aprire le cozze nell'olio bollente dai loro una scottata già di tipo dantesco, e se tieni la teglia ben coperta come dovresti , l'ambiente saturo di vapore ad alta temperatura sterilizza il tutto rapidamente.

Hai presente la temperatura dell'olio di oliva bollente? Supera abbondantemente i 100 gradi, mi pare arrivi sui 200 e qui qualcuno che lo sa me lo dica.

Aggiungere il pomodoro è un'ERESIA. Non sono più cozze alla marinara ma cozze nel sughetto (peraltro buonissime lo stesso, specie se un po' piccante ma non troppo).

Riassumendo: scalda l'olio e aglio , togli l'aglio prima che abbrustolisca, butta le cozze (nella teglia!) , scansa abilmente gli schizzi d'olio incandescente, copri la teglia (importantissimo , per trattenere il profumo e alzare la temperatura). Attendi. In pochissimi minuti si aprono, se sono ben fresche. Fuoco Vivace! e attenzione continua!

Poiché aprendosi il volume globale aumenta, abbi cura di usare una teglia con i bordi sufficientemente alti. Altrimenti spingono in su il coperchio e il vapore scappa. Vanno benone quelle da torta.

Appena aperte, velocemente, irrora di buon bianco secco un po' forte, in cui avrai mescolato un po' di prezzemolo fresco tritato grossolanamente e se ti piace un po', ma poco, basilico.

Anche una traccia di pepe nero grattato, nel vino.

Attendi la ripresa del bollore, ri-copri per un minuto max due e servi in tavola con fettone di limone da spremere.

La cottura di dodici minuti le avrebbe sicuramente ridotte a cozze egiziane, cioè piccole, rattrappite e mummificate.

Devono essere morbide, carnose, tenere e di un bel colore simile al salmone.

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