"Storielle" Zen

 

Il millepiedi

 

 

Un millepiedi viveva sereno e tranquillo. Finché un rospo un giorno non disse per scherzo:
"In che ordine metti i piedi l'uno dietro l'altro?"
Il millepiedi incominciò a lambicarsi il cervello e a fare innumerevoli prove.
Il risultato fu che da quel momento non riuscì più a muoversi.

 

 

 

Commento:

Questo succede quando si cerca di sostituire i movimenti e le azioni naturali con altre studiate dalla mente. Chi riuscirebbe, per esempio, a dirigere volontariamente tutto ciò che compie il nostro corpo: far funzionare nello stesso tempo i muscoli, il cervello, gli organi, il metabolismo, la respirazione, il sistema immunitario e cosi via?
Ci sono azioni che devono essere lasciate alla natura, perché essa ha impiegato milioni di anni per arrivare a organizzare e a coordinare il tutto. Quando manchiamo di saggezza e pretendiamo di sostituirci in ogni cosa alla natura, non possiamo che finire come il millepiedi dell'aneddoto.
In meditazione ci si affida alla (propria) natura, che è parte di quella generale, e si cerca di lasciare il maggior spazio possibile alla propria spontaneità.

 

 

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