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Commento: I gesti naturali e semplici di tutti i giorni costituiscono la Via. Ma, proprio per questo, non possono essere meccanici, e neppure calcolati. Ciò che è compiuto automaticamente diventa un'abitudine di cui si è perso il senso; ciò che è calcolato diventa l'atto di un io diviso, di un io privo di spontaneità. Il saggio cerca di essere completamente presente in quello che fa: se mangia mangia, se beve beve, se cammina cammina... "Nello Zen" dice Lin-chi "non c'è nient'altro da fare che compiere le azioni comuni: mangiare, vestirsi, urinare e fare i propri bisogni." Ma bisogna essere consapevoli che si tratta di azioni fondamentali, di veri e propri atti sacrali. Ecco una forma basilare di meditazione.
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