"Storielle" Zen

 

Concretezza

 

 

 
"Che cos'è lo Zen?" fu chiesto a un maestro.
E lui rispose: "Si mangia quando si ha fame, si beve quando si ha sete, ci si copre quando fa freddo e ci si sventola quando fa caldo".

 

 

 

 

Commento:

I gesti naturali e semplici di tutti i giorni costituiscono la Via. Ma, proprio per questo, non possono essere meccanici, e neppure calcolati. Ciò che è compiuto automaticamente diventa un'abitudine di cui si è perso il senso; ciò che è calcolato diventa l'atto di un io diviso, di un io privo di spontaneità. Il saggio cerca di essere completamente presente in quello che fa: se mangia mangia, se beve beve, se cammina cammina... "Nello Zen" dice Lin-chi "non c'è nient'altro da fare che compiere le azioni comuni: mangiare, vestirsi, urinare e fare i propri bisogni." Ma bisogna essere consapevoli che si tratta di azioni fondamentali, di veri e propri atti sacrali. Ecco una forma basilare di meditazione.

 

 

 

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