La Medicina Orientale non si interessa particolarmente ai rapporti causali tra eventi che determinano una patologia, ma presta piuttosto attenzione alla sincronia di cose ed eventi.
Tale modo di pensare viene definito da Needham correlativo: l'individuo sano e la società sana sono parti integranti di un ordine strutturato e la malattia è considerata come il risultato di una disarmonia a livello individuale e sociale.
In quest'ottica, il termine sincronia (dal greco syn "con" chronos "tempo") significa il rapporto temporale tra più eventi, azioni e funzioni, che diventano la "misura" della salute. I singoli organismi interagiscono e comunicano fra loro coordinando i loro ritmi ed integrandoli con quelli più ampi dell'ambiente che li circonda.
Essere sani significa essere in sincronia con se stessi e col mondo
circostante. Il processo di guarigione si manifesta grazie al sistema
mente/corpo, mediante un atteggiamento positivo e fiducioso da parte del
paziente; il terapeuta avrà solo funzione di ridurre lo stress eccessivo, di
"irrobustire" il corpo e di incoraggiare il paziente a sviluppare fiducia in se
stesso.
La medicina orientale opera basando i suoi rimedi sul principio di equilibrio di
Yin e Yang.
Sin dall'antichità, gli orientali hanno riconosciuto che il Corpo è parte della Natura e che l'uomo vive costantemente sotto l'influsso della Natura.
Nella natura esiste un ordine, un principio di flusso costante, in accordo con il principio fondamentale che il nostro mondo è in perenne mutamento.
Nella Filosofia Orientale, tale principio è noto come Teoria dello Yin e dello Yang. I nostri corpi sono una cosa sola con l'Universo; il corpo e la terra non sono due entità separate. Tutti i fenomeni nascono dal Ch'i o KI di Yin e Yang.
La logica che sottosta alla medicina cinese è che: "una parte può essere compresa solo in relazione al Tutto". Questo modo di pensare ha in se il concetto olistico che considera l'organismo nella sua interezza, nel suo contesto ed in armonia con le leggi universali della Natura.
Espressione di tale logica è la teoria dello Yin e dello Yang, che si basa
sulla concezione filosofica di due polarità complementari, dette Yin e Yang:
opposti complementari che caratterizzano il concetto fondamentale del pensiero
cinese.
In origine i termini Yin e Yang indicavano rispettivamente i fianchi in ombra e
al sole di una montagna. Gli archetipi dei due poli della natura furono
rappresentati dai concetti di luminoso e oscuro, rigido e flessibile, sopra e
sotto, ma anche da maschile e femminile.
Yang, il potere creativo, maschile, forte, era associato al Cielo, mentre Yin,
l'elemento femminile, materno, buio, ricettivo era rappresentato dalla Terra.
Nel campo del pensiero, Yin è la mente femminile, intuitiva e complessa, Yang è
l'intelletto maschile, lucido e razionale.
Yin è la quiete contemplativa del saggio, Yang la forte attività creativa del re. Il carattere dinamico dello Yin e dello Yang è illustrato dall'antico simbolo cinese chiamato T'ai-chi T'u o "Diagramma della Realtà ultima".
Tale diagramma fornisce una simmetrica disposizione dell'oscuro Yin e del luminoso Yang. La simmetria non è statica, è rotazionale e richiama alla mente il divenire della realtà in un movimento ciclico e continuo.
figura 4
Tao: Yin e Yang |
I due punti nel diagramma rappresentano l'idea che ogni talvolta una delle due forze esprime il suo massimo, contiene già in se stessa il seme del suo opposto. La coppia Yin e Yang è il grandioso motivo conduttore che influenza i sistemi vitali.
Yin e Yang si creano a vicenda, possono essere distinti l'uno dall'altro, ma non separabili. Dipendono l'uno dall'altro, si richiamano e si definiscono a vicenda. L'attività Yang del corpo è nutrita dalla sua forma fisica Yin, la forma fisica è creata e mantenuta in esistenza dall'attività del corpo. Yin e Yang si controllano reciprocamente: se la Yin è in eccesso, lo Yang sarà carente e viceversa.
Yin e Yang si trasformano l'uno nell'altro. Questo principio è alla base dei processi organici. Esso allude a due tipi di trasformazione: i mutamenti che si producono armoniosamente nel corso normale degli eventi e le rotture e le trasformazioni improvvise, caratteristiche di situazioni disarmoniche. Nella dinamica del corpo, ad ogni inalazione fa seguito un'esalazione ed è proprio in questo continuo dare e prendere che si manifesta la vita.
La medicina cinese si basa sull'equilibrio di Yin e di Yang a livello del corpo umano ed ogni malattia è considerata la rottura di tale equilibrio. Il corpo è diviso in parti Yin e parti Yang. In generale, l'interno del corpo è Yang, la superficie del corpo è Yin, la parte anteriore è Yin, il dorso è Yang.
Lo Yin e lo Yang del corpo sono talvolta descritti metaforicamente come l'Acqua e il Fuoco del corpo. Le malattie caratterizzate da debolezza, lentezza freddo e inattività sono Yin; quelle che manifestano forza movimento, iperattività e calore sono Yang. All'interno del corpo vi sono organi Yin e organi Yang.
L'equilibrio tra tutte queste parti è mantenuto da un flusso continuo di KI o energia vitale, lungo un sistema di meridiani che contengono i punti di stimolazione dell'agopuntura. Ad ogni organo è associato un meridiano in modo tale che i meridiani Yang appartengano ad organi Yin e viceversa.
Ogni volta che si blocca il flusso tra Yin e Yang, il corpo si ammala e la malattia viene curata inserendo degli aghi nei punti d'inserzione dei meridiani. Tale pratica è chiamata agopuntura e serve a stimolare e ristabilire il flusso del KI.
L'onnipresente influenza della teoria Yin-Yang nella Cultura e nel Pensiero cinese consente una spiegazione e una concezione diversa degli eventi rispetto a quella occidentale. L'idea di rapporto causale, centrale per il Pensiero occidentale, è quasi assente nel pensiero cinese. I cinesi ritengono che l'Universo sia in perpetuo mutamento ed il suo movimento sia dovuto ad una dinamica interna di processi ciclici.
Come il Sole, nel suo ciclo annuo, delinea le quattro stagioni, così tutti gli organismi attraversano, nel corso della vita, quattro stagioni: nascita, maturazione, declino, morte. La costanza del cosmo sta nella regolarità di questi cicli di mutamento. Conoscenza, nell'ottica cinese, significa percezione attenta del movimento interno del tessuto dei fenomeni.
Figura 5
Un'antica raffigurazione per la
localizzazione dei punti dell'agopuntura
|
Il termine "meridiani", applicato alla medicina cinese, è entrato in
Occidente tramite una traduzione francese del termine cinese jing-luo.
Jing significa "attraversare" oppure "un filo in un tessuto"; luo
è "qualcosa che connette o lega", oppure una "rete".
I meridiani sono i cammini, i canali, che trasportano il flusso
del KI ed il sangue attraverso il corpo. Non sono vasi sanguigni, ma una rete
invisibile, che trasmette le Sostanze Fondamentali agli Organi e che fa capo
ad un sistema di supervisione e armonizzazione della circolazione energetica
gestita dal Cuore.
Il Cuore è considerato la sede dello Shen, che è la mente intesa come
sistema armonico delle facoltà psicoemotive della persona.
La medicina cinese attribuisce agli organi funzioni associate a precise azioni sulla sfera psicoemotiva. La circolazione dell'energia nel corpo varia nei diversi canali e negli organi a seconda delle ventiquattro ore, delle esigenze fisiologiche dell'organismo, delle stagioni e delle necessità di utilizzo.
Nella Teoria medica cinese i Meridiani sono invisibili, ma dotati di realtà fisica; infatti, le sostanze KI e sangue scorrono in essi portando nutrimento e forza. Il sistema dei meridiani è essenziale per il mantenimento di un equilibrio armonioso, in quanto unifica tutte le parti del corpo. Il sistema dei meridiani regola lo Yin e lo Yang, inumidisce i tendini e le ossa, arreca beneficio alle articolazioni, a tutto il corpo.
Figura 6
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Dai Canali principali si diramano i Canali collaterali, che arrivano fino alle giunzioni cellulari, dove avvengono i principali scambi ionici e chimici di sostanze necessarie allo sviluppo, alla riproduzione ed all'attività delle cellule.
I Cinesi paragonano il sistema dei meridiani ai canali fluviali che irrigano il territorio e i punti di agopuntura alle "chiuse". I meridiani collegano l'interno corporeo con l'esterno, ogni medico cinese deve conoscere i piani e i percorsi del sistema di cui fanno parte per poter operare in modo corretto ed efficace. Il sistema dei Meridiani consiste di dodici meridiani regolari che corrispondono a ciascuno dei cinque organi Yin e dei sei organi Yang e al Pericardio.
La Teoria dei meridiani afferma che la disarmonia in un certo meridiano
possa avere origine sia da un disturbo prodotto in seno al meridiano stesso,
sia da una disarmonia dell'organo ad esso connesso.
La Teoria dei Cinque Elementi riflette i ritmi della natura e trova applicazione in un campo assai vasto, che comprende l'agricoltura, l'alimentazione, la psicologia, l'astrologia. Molti libri hanno dimostrato come possa essere utilizzata in medicina ed in particolare nell'agopuntura. Ancor oggi continua a dimostrarsi efficace nella diagnosi medica e nella cura. La teoria dei cinque elementi è di origine Cinese.
E' descritta nei minimi particolari nel Nei Ching, un testo che raccoglie i dettami dell'antica medicina e che risale probabilmente a più di 4000 anni fa. I filosofi cinesi classificarono ogni cosa di questo mondo secondo i Cinque Elementi Primari: Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua, che rappresentano cinque stadi di forze (figura 6). La base di tale teoria risiede nel concetto dell'eterno gioco scambievole di Yin e Yang, perché, nell'alternarsi di questi due opposti complementari, nasce sempre una nuova entità.
L'uomo racchiude in sé questi cinque elementi poiché è il prodotto del Cielo e della Terra. Ne consegue che l'uomo, essendo un'entità allo stesso tempo terrestre e celeste, si serve di questi nella sua vita quotidiana. La Terra é posta al centro, in modo tale da creare un sistema dinamico omnicomprensivo.
Ogni elemento corrisponde a una direzione e a una stagione nel corso
dell'anno. La primavera è la prima stagione dell'anno nuovo, è il tempo della
semina e il sole sorge da est ogni mattino. Il Legno è il primo elemento, in
quanto rappresenta la forza della vita - vitalità e crescita vitale.
La sua presenza è fondamentale per la comprensione della Teoria dei Cinque
Elementi.
Si considera che ciascun elemento debba la sua esistenza all'interazione del Cielo e della Terra (Yin, Yang); questa è la ragione della posizione centrale assegnata all'elemento Terra. Per quanto riguarda la direzione, il legno rappresenta l'est, il fuoco è il sud, il metallo è l'ovest e l'acqua è il nord.
La Terra in cui viviamo è il centro, che connette tutti gli altri elementi. Doyo è la stagione della terra, che nel calendario orientale si presenta quattro volte all'anno. Doyo si situa circa all'epoca dei due equinozi e dei due solstizi, culmini che seguono la fine di una stagione e l'inizio della seguente. Il periodo di Doyo dura più o meno due settimane. E' il periodo compreso tra due stagioni successive, mentre l'una si muta nell'altra. Essendo posto tra due stagioni, Doyo contiene le qualità attive sia di Yin che di Yang e combina le forze di ambedue le stagioni. Talvolta, il giorno più caldo e quello più freddo dell'anno cadono nel periodo di Doyo . La connessione tra gli altri elementi e le rispettive stagioni è la seguente:
Fuoco: l'estate e il caldo sud; Metallo: l'autunno arido e l'ovest; Acqua: l'inverno e il freddo nord; Legno: la primavera e il ventoso est (figura 7).
Il Nei Ching spiega con chiarezza e semplicità le interrelazioni esistenti tra i cinque elementi. Afferma che: "il legno dà origine al fuoco, il fuoco dà origine alla terra, la terra dà origine al metallo, il metallo dà origine all'acqua, l'acqua dà origine al legno". Questo è il ciclo "sheng" o della "creazione", che nella medicina orientale produce la relazione "madre-figlio". E' rappresentato dalla figura 8 dal periplo esterno delle frecce. Riflette come:
il legno brucia per produrre
il fuoco le cui ceneri si decompongono
in terra dove nascono e da dove sono estratti
i metalli che una volta disciolti diventano
l'acqua che nutre le piante e gli alberi
Il Nei Ching spiega anche il ciclo "ko", della "distruzione" o del "controllo":
il legno è tagliato dal metallo
il fuoco è spento dall'acqua
la terra è penetrata dal legno
il metallo è disciolto dal fuoco
l'acqua è interrotta e bloccata dalla terra.
Tale ciclo distruttivo è rappresentato dalle frecce interne nella figura 8. Ognuno di questi cicli di interrelazioni è suscettibile di vastissime applicazioni pratiche. Ciascun elemento è associato ad un organo (figura 8).
Il ciclo della creazione (frecce esterne, figura 8) mostra come:
il cuore rinforza la milza,
la milza rinforza i polmoni,
i polmoni rinforzano i reni,
i reni rinforzano il fegato,
il fegato rinforza il cuore.
Il processo è circolare e ciascun organo ricava energia da quello che lo precede e ne dà all'organo che lo segue. Migliorando le condizioni di un organo indebolito, si rafforza lo stato degli organi seguenti, i "figli". Similmente l'indebolimento di un organo può provocare un rifornimento di energie che avviene a spese dell'organo che lo precede, la "madre". Le frecce interne illustrano il ciclo della distruzione.
Si osserverà come reni troppo ricchi di energia indeboliscono il cuore, la milza troppo piena di energia indebolisca i reni, i polmoni troppo pieni di energia indeboliscono il fegato, il fegato troppo pieno di energia indebolisca la milza e il cuore troppo pieno di energia indebolisca i polmoni.
In queste ultime relazioni, non c'è un vero e proprio processo circolare.
Per esempio, se i reni sono in eccesso di energia e di conseguenza
indeboliscono il cuore, il cuore soltanto si trova indebolito. Non ci sono
ripercussioni a catena sugli altri organi.
Questa relazione di controllo tra "forte e debole" (frecce interne) si
manifesta soltanto tra due organi. Si tratta di una relazione tra
complementari-antagonisti, non circolare come nel ciclo della creazione
(frecce del periplo), in cui, se un organo viene rinforzato, l'organo
consecutivo lo è a sua volta.
In effetti, ciascun elemento è associato con due organi, poiché per ogni organo, come illustrato nella figura 8, ne esiste un altro che gli è complementare. Esiste, inoltre, una sesta coppia di organi, il mastro del cuore/triplice focolare: si ottengono così dodici organi come illustrato dalla figura 9.
Il fegato e la vescica biliare sono gli organi collegati all'elemento legno.
Il fuoco possiede due coppie di organi: il cuore/intestino tenue ed il mastro
del cuore/triplice focolare. Alla terra appartengono la milza-pancreas e lo
stomaco (nella medicina orientale tradizionale la milza e il pancreas sono
considerati un unico organo). I polmoni e l'intestino crasso sono associati al
metallo; i reni e la vescica sono associati all'acqua.
Nel testo di medicina cinese Nei Ching si descrivono alcune interessantissime relazioni fisiologiche:
il fegato nutre i muscoli, che rinforzano il cuore; il fegato governa gli occhi
il cuore nutre il sangue, il sangue ravviva lo stomaco; il cuore regola la lingua
lo stomaco rinforza i tessuti, i tessuti proteggono i polmoni; lo stomaco regola la bocca
i polmoni rinforzano la pelle e i capelli (i peli), la pelle e i capelli proteggono i reni; i polmoni governano il naso
i reni rinforzano le ossa e il midollo, e le ossa e il midollo rinforzano il fegato; i reni regolano le orecchie
La figura 10 illustra le relazioni esistenti tra gli organi interni, i tessuti e gli organi di senso e il modo in cui ciascun senso è connesso con uno degli organi interni da esso regolato: il cuore e la parola, lo stomaco e il gusto, i polmoni e l'odorato, i reni e l'udito, il fegato e la vista. A ciascun elemento è associata un'emozione intimamente connessa con l'organo corrispondente (figura 11).
Facendo riferimento al testo Nei Ching si dice che:
l'ira danneggia il fegato, ma la tristezza equilibra l'ira
la gioia stravagante danneggia il cuore, ma la paura equilibra la gioia
la simpatia eccessiva (preoccupazione) danneggia lo stomaco, ma l'ira equilibra la simpatia
l'angoscia eccessiva danneggia i polmoni, ma la gioia equilibra l'angoscia
l'estrema paura danneggia i reni, ma la simpatia può far superare la paura.
Così, il manifestarsi di una di queste emozioni rende possibile riconoscere un problema dell'organo ad essa collegato.
Possiamo notare l'interrelazione esistente tra questi organi, spiegata dal ciclo distruttivo della Teoria dei Cinque Elementi. Anche il ciclo della creazione si applica alle emozioni. Un'eccessiva simpatia o preoccupazione produrrà angoscia; l'eccesso di angoscia crea la paura…La gioia, l'emozione del fuoco (caldo, estate) è la più Yang; la paura, l'emozione dell'acqua (freddo, inverno), è la più Yin.
La Teoria dei Cinque Elementi è in armonia con lo scorrere delle stagioni e con il ritmo di ogni giorno, è un riflesso della vita che scorre e cambia e non può essere contenuta all'interno di rigide categorie.
La salute e il fenomeno della guarigione, come evidenziato in questo studio, hanno significato cose diverse in epoche ed in tradizioni culturali diverse.
Il significato che si attribuisce alla parola "salute"
dipende dalla concezione che si ha dell'organismo e della sua relazione con
l'ambiente.
Al mutare di questa concezione, da una cultura a un'altra, e da un'era
all'altra, mutano anche le nozioni di salute.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di completo benessere psicofisico e sociale, non semplicemente l'assenza di malattia o di infermità. La salute ha molte dimensioni, che derivano tutte dalla complessa interazione fra gli aspetti fisici, psicologici e sociali della natura umana.
Nelle sue molte sfaccettature, la salute riflette l'intero sistema sociale e culturale e non può mai essere rappresentata da un singolo parametro.
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