SCHEDA INFORMATIVA DEGLI OAV
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Produzione: |
Dynamic Planning e Kodansha Video '87 e '90 |
Produzione generale: |
Katsuhisa Kato (Devilman: La
genesi) |
Regia: |
Tsutomu Iida |
Sceneggiatura: |
Go Nagai, Tsutomu Iida |
Character design e sakkan: |
Kazuo Komatsubara |
Supervisione disegni: |
Masahiro Ando |
Supervisione fondali: |
Takamura Mukuo (Devilman: La
genesi) |
Musiche: |
Kenji Kawai (edizioni King Record) |
SCHEDA DOPPIAGGIO DEGLI OAV |
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Akira Fudo e Devilman: |
(Ita.) Ivo De Palma, (Giapp.) Hayami Sho |
Ryo Asuka: |
(Ita.) Claudio Moneta (Giapp.) Mizushima Yuu |
Miky Makimura: |
(Ita.) Lara Parmiani, (Giapp.) |
Tare Makimura: |
(Ita.) Marina Massironi, (Giapp.) |
Madre di Akira: |
(Ita.), (Giapp.) Ikeda Masako |
Prof. Asuka: |
(Ita.) Enrico Bertorelli, (Giapp.) |
Jimmen: |
(Ita.) Flavio Arras, (Giapp.) Aono Takeshi |
Silen: |
(Ita.) Caterina Rochira, (Giapp.) Sakakibara Yoshiko |
Gelmer: |
(Ita.) Pasquale Ruiu, (Giapp.) |
Agwel: |
(Ita.) Maurizio Scattorin, (Giapp.) |
Gli OAV (film ad animazioni) dedicati al fumetto di Nagai sono momentaneamente due (si attende l'arrivo del terzo) e raccontano con un'animazione di qualità, la storia di Devilman così come fu ideata dalla mente del maestro. Al loro tempo questi due film furono un vero e proprio evento e sono tuttora annoverati nell'Eden delle migliori produzioni giapponesi.
Il primo volume venne pubblicato in Italia nel 1989 dalla Granata con il titolo "La Nascita" e nel '96 dalla Dynamic Italia con un nuovo doppiaggio e con il titolo "La Genesi"; qui vengono narrati gli eventi che portano Akira Fudo alla fusione con il demone Amon generando così il primo Devilman.
La prima scena che osserviamo è una sigla veramente spettacolare dove dalle stelle di
un cielo notturno discendono una miriade di figure slanciate dalle sei ali bianche,
ma, dalla fitta vegetazione di una terra primordiale, improvvisamente escono immense
creature da incubo che strappano le ali e divorano le candide creature. Fuggendo, le
figure bianche si uniscono per divenire esseri più forti e ingaggiare una battaglia.
Prologo, Himalaya, tre speleologi, due uomini e una donna, si
addentrano in un oscura galleria. La fioca luce della lampada illumina una sagoma scura
intrappolata fra il ghiaccio, non c'è il tempo di capire, il ghiaccio si incrina e la
terra trema. Le urla vengono coperte dal rumore della frana, quando la polvere si dirada
agli occhi dei due sopravvissuti, la donna e il suo uomo, si apre la vista di un essere
orribile.
Il film si ambienta alcuni anni dopo, il protagonista è Akira Fudo,
il giovane figlio dei due speleologi, che, dato la scomparsa dei genitori, vive come
ospite della famiglia Makimura.
Akira viene contattato dal suo amico di infanzia Ryo Asuka che
lo invita a casa sua per metterlo al corrente di una terribile realtà: i Demoni, gli
antichi abitanti della terra, si sono risvegliati dopo un sonno millenario e hanno
intenzione di riprendere possesso del mondo sterminando gli uomini. Akira avrà ben presto
modo di convincersi della realtà di quelle parole, lui e l'amico verranno infatti
attaccati da un paio di demoni e riusciranno, a mala pena, a salvarsi. Quando Akira
chiederà a Ryo cosa si può fare per arrestare la minaccia dei demoni, si sentirà
proporre un inquietante esperimento: i due ragazzi devono riuscire a unire la loro mente e
il loro corpo a quelli di un demone, in modo da assimilarne i poteri e diventare dei
Devilman, esseri umani con corpo di demone.
Durante una festa organizzata da Ryo per propiziare l'arrivo del demone possessore,
Akira riesce ad acquisire i poteri di uno dei più forti demoni, Amon.
Anche gli altri invitati, però, vengono posseduti da demoni, ma non avendo abbastanza
forza di volontà sono assoggettati. Akira, ormai divenuto Devilman,
ingaggia la sua prima battaglia dando luogo a uno dei più memorabili massacri della
storia dell'animazione. In un oceano di sangue e di risa sadiche Devilman elimina tutti
gli avversari. Alla fine il terribile demone torna sotto le spoglie del giovane Akira.
Akira guarda inorridito l'agglomerato di corpi straziati che la stanza è divenuta e
inizia una disperata ricerca dell'amico Ryo. Ryo è rimasto sepolto dal corpo esanime di
un demone, Akira lo libera ma l'amico non sembra dare segni di vita. Il film si chiude sul
disperato appello del giovane "Ryo! Perché non rispondi?! Ti prego! Non
lasciarmi solo in questo inferno!! Ryo! Non morire Ryo! RYO!!!".
Per il secondo volume "L'Arpia Silen" si dovette aspettare il 1994 in cui uscì per l'edizione Granata, la seconda edizione, quella a firma Dynamic, fu invece immessa nel mercato subito dopo il primo capitolo, sempre nel '96; in questo nuovo video vediamo Akira/Devilman alle prese con i due generali dell'inferno Jimmen e Silen.
L'OAV si apre su una panoramica della città, si sentono i pensieri di Akira che
ripercorrono gli eventi passati, poi l'interno di casa Makimura. Il telefono squilla.
In questa prima parte dell'OAV, quasi interamente ambientata all'interno del sottosuolo di
Tokio, viene narrato lo scontro fra Devilman e Jimmen, il demone
che conserva i volti e le coscienze delle sue vittime incastonate dentro la sua corazza.
Akira riconoscerà il volto della madre proprio al centro dell'orribile guscio e sarà
costretto a ripercorrere la morte di lei e ad ucciderla una seconda volta. Le lacrime del
ragazzo cadono sul terreno e in contemporanea, in lontananza, il volto definitivamente
morto della madre viene bagnato da delle gocce che piovono dall'alto.
La seconda parte è invece dedicata allo scontro con Silen, la
bellissima e orgogliosa arpia, e con i suoi ambasciatori. Prima dello scontro vediamo Akira
correre in moto ad un ospedale in cui visita l'amico Ryo, in via di guarigione. La notte
dello stesso giorno Devilman dovrà affrontare Gelmer, il demone
dell'acqua, e Agwel, un demone che si fonde con le pareti; ma
proprio mentre crede di aver vinto il soffitto si squarcia e l'immenso artiglio di Silen lo
ghermisce. Gli artigli dell'arpia sono in grado di inibire tutti i poteri di Amon, per non
soccombere Devilman avrà bisogno dell'aiuto di Ryo, che sentendo l'amico in pericolo
accorrerà e, dall'alto di un palazzo in costruzione, sparerà a Silen. L'arpia, colpita,
dischiude gli artigli e finalmente Akira può trasformarsi; si dà luogo così a un
infuocata battaglia aerea che, da un'iniziale ambientazione cittadina, si va a concludere
nei boschi alla provincia di Tokio. Per la battaglia tra Devilman e Silen, Mitsuharu
Miyamae ci regala i suoi sfondi più suggestivi, fra altissimi palazzi di
vetro, sconfinati cieli pieni di stelle e nubi, fitte distese di alberi su acqua lucida e
profonde scarpate, colori scuriti dalla notte, accesi da una miriade di candide luci, resi
vivi dalla musica di Kenji Kawai sospesa e dinamica. Il mondo in
sfondo allo scontro si anima e respira assieme alle due figure nella sequenza più
significativa dell'OAV. I due nemici atterrano in un bosco, qui avviene lo scambio di
colpi più importante al termine del quale Silen, gravemente ferita, si ritira chiedendo
aiuto al suo generale, Zenon. Dopo una fugace apparizione in un cielo riempito di lampi,
Zenon manda in aiuto della demoniessa un grande demone quadrupede di nome Kaim,
il quale, innamorato di Silen, non esita a sacrificarsi, fondendosi con lei per regalarle
la bramata vittoria. E Silen infatti vince, Devilman è a terra, dentro un lago di sangue,
le forze lo abbandonano, ritorna lentamente Akira. Il ragazzo impotente osserva con la
vista sempre più annebbiata, la sua nemica ferma e attende il colpo di grazia. Ma Silen
non si muoverà più, dentro la sequenza finale, vediamo Ryo che soccorre Akira e insieme
guardano contro il sole che sorge la figura di Silen, morta nella posa della sua vittoria.
L'ultima frase del film appartiene ad Akira "Silen era spirata, convinta
della vittoria, mai un demone spietato mi era apparso così orgoglioso, così infinitamente
bello".
Il terzo capitolo, che non è ancora stato prodotto, dovrebbe presumibilmente trattare dello scontro con Satana e dovrebbe segnare la conclusione della serie (ammesso che si possa realmente riassumere tutti gli eventi dalla morte di Silen in poi in una sola ora di pellicola). Per quanto è possibile sapere, di quest'ultimo OAV sono stati realizzati solo pochi minuti di animazione che, secondo il parere dei pochi fortunati che li poterono vedere, promettono un film realmente apocalittico. Non è dato sapere comunque, nonostante le promesse, se il film vedrà mai la luce.
Il film segue fedelmente il manga tanto da utilizzare in alcuni punti le stesse
identiche frasi e le stesse inquadrature, ciò nonostante si possono individuare alcune
notevoli variazioni.
La più significativa è certamente l'introduzione in cui viene mostrata la battaglia fra
gli angeli e i demoni che nel manga viene solo citata. Viene anche mostrata la
morte dei genitori di Akira che nel fumetto non esiste; infatti i genitori
dell'Akira del manga sono vivi, in viaggio all'estero. Go Nagai riprenderà quest'idee nel
'96 disegnando per la raccolta in volumetti della Kodansha, un introduzione a colori per
il manga che riprenderà l'introduzione del film (vedi MATERIALE
CARTACEO-DEVILMAN WORLD ). Dunque i genitori di Akira sono morti uccisi da un demone
risvegliato, nel secondo OAV si scopre che il demone in questione è Jimmen:
la piccola Sachiko del manga diventa la madre di Akira nel film. Queste modifiche sono
decisamente eleganti e spiegano con disinvoltura alcuni passaggi del fumetto che
lasciavano perplessi.
Sempre riguardo a Jimmen bisogna notare che nei film questo demone compare prima di Silen
mentre nel fumetto l'ordine è contrario. Probabilmente Go Nagai aveva riordinato i suoi
demoni secondo l'inquietudine che suscitavano nel lettore, mentre nei film si è preferito
un ordine secondo la forza e la spettacolarità dei nemici. Questo è dovuto probabilmente
alla diversa impronta secondo cui viene vista la storia. L'apparizione di Jimmen nello
svolgersi degli eventi del fumetto ha un ruolo fondamentale, segna infatti il passaggio
tra l'iniziale speranza e la disperazione finale, da Jimmen in poi i demoni non sono
forti, non è questo l'importante, non sono orgogliosi, sono crudeli e subdoli,
onnipresenti e per questo inarrestabili. I due OAV spostano l'attenzione dello spettatore
sulla tensione della battaglia incerta, facendo slittare in secondo piano l'atmosfera. Nei
film infatti sono state anche rimosse tutte le scene del manga esterne alla storia di
Akira, per intenderci gli omicidi compiuti dai demoni in segreto, cosa certamente
necessaria per riassumere la storia nelle due ore a disposizione.
Un discorso a parte va riservato alle differenze riguardanti Akira.
Questo punto rappresenta il maggior distacco fra il fumetto e il film. Per prima cosa
notiamo la differenza di carattere fra l'Akira prima della fusione del manga e quello
dell'OAV: nel manga Akira è piagnucolone, pauroso, indeciso, in una parola: vigliacco;
nell'OAV invece troviamo un Akira "bambino", fragile e dolce, ma deciso,
coraggioso, altruista. Nel manga Akira non conosce il modo di difendere Miky dai teppisti
che la vogliono violentare, vorrebbe andare via e si chiede perché lei "lo voglia
mettere in mezzo", ma nel film Akira resiste alle catenate infertegli pur di
proteggere il piccolo coniglio che i teppisti vogliono uccidere, li affronta in modo
passivo, senza violenza, ma con una forza di volontà incrollabile, capace di commuovere.
Akira è ingenuo, questo è certo, si chiede il perché delle cose, si chiede cosa può
aver fatto di male, ma lo fa in due modi diversi. L'Akira dell'OAV è già un eroe prima
della fusione, nel manga no, nel manga Akira è un ragazzo normale, nel manga Akira ha
paura, prende coraggio a stento solo per aiutare il suo migliore amico, si lascia guidare,
nonostante la sua paura, solo perché Ryo ha bisogno di lui. Nel film Miky ama Akira sin
dall'inizio, nel manga si innamora di lui solo dopo la sua trasformazione.
Un altra cosa da notare è il differente incontro con Ryo. Nel manga
Akira sta tornando a casa con Miky quando alcuni teppisti iniziano ad infastidirli, Miky
è una ragazza decisa e gli risponde in modo tanto tagliente da farli arrabbiare; quando
uno dei teppisti l'afferra e la sbatte al muro lei chiede aiuto ad Akira. Il ragazzo non
sa che cosa fare ma in quel momento arriva Ryo, fa fuggire i teppisti sparandogli con un
fucile da caccia e poi si porta via Akira sotto gli occhi di un'esterrefatta Miky. Nel
film Akira si fa ferire dai teppisti per proteggere un piccolo coniglietto mascotte della
scuola, Miky arriva a proteggerlo e teppisti si allontanano infastiditi dalla presenza
della ragazza. Mentre tornano a casa passando per un parco Akira ferma la ragazza e tenta
di fargli la sua dichiarazione d'amore ma in quel momento arriva Ryo, gli ordina
di"mollare la ragazza e seguirlo" e si allontana. Miky protesta per
l'interruzione inopportuna ma i due ragazzi si stanno già allontanando. Quando Miky li
insegue, Ryo la minaccia con un coltello e fa salire Akira sulla macchina. Nel film si
suggerisce l'idea dell'interesse "particolare" di Ryo verso Akira sin
dall'inizio, nel manga questo non avviene, anche perché all'epoca Go Nagai non aveva
ancora inventato la verità su Ryo, che verrà accennata solo molto più avanti.
Diverse sono anche molte ambientazioni, che, specialmente nel secondo film tendono ad
essere più cittadine, con ampie panoramiche metropolitane. Alcuni esempi possono essere
la corsa di Akira fra i palazzi all'inizio del secondo OAV (che mostra una Tokio fitta di
luci e gente), lo scontro con Jimmen (che nel fumetto si svolge all'interno di un parco,
ma nel film il luogo dello scontro è un lago sotterraneo fra la rete fognaria e i
condotti abbandonati della metropolitana) e lo scontro con Silen (che a differenza del
fumetto, in cui si svolgeva integralmente tra i boschi, nel film si svolge in ampia parte
all'interno della metropoli).
Solo un ultimo contrappunto; sia il manga che il film sono d'accordo
che la prima auto di
Ryo è un Audi a quattro porte, ma il Ryo del manga, dopo la distruzione della prima auto,
si dovrà accontentare di una piccola utilitaria, mentre il Ryo del film potrà sgommare
su un auto sportiva rossa fiammante!
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